Chi siamo
Il FoodFilmFestival è una rete variegata di gruppi informali di cittadini attivi, Gruppi d’acquisto Solidali, associazioni e realtà sociali che già agiscono e sono presenti nel territorio del Parco Agricolo Sud Milano.
Ad ogni edizione la composizione del gruppo cambia, le pionere del Festival sono: Neria Costa (Associazione Culturale Namastè- Locate Triulzi) Raffaella Invernizzi (Gruppo d’acquisto solidale La Buccinella – Buccinasco) Gemma Marchegiani (Barrio’s –Milano) Nunzia Argentiero (Cucina Etica).
Abbiamo pensato fosse importante costruire un momento di riflessione nel nostro territorio per raccontare il nostro presente, mettere a fuoco i fenomeni che spesso sfuggono all’informazione ufficiale, rivelare la realtà complessa del sistema agroalimentare da Nord a Sud del mondo. Un’ officina in cui si possano ricostruire percorsi che abbiano un impatto costruttivo sull’esperienza personale.
Nel corso degli anni, come era nostra intenzione, il festival si è aperto a nuove realtà, ha contaminato diversi territori, ha visto la collaborazione di nuovi gruppi.
Ogni anno il Festival è di chi lo fa
Il festival si sostiene grazie al contributo volontario di tutti i soggetti partecipanti.
I punti di forza
Il territorio – ad ogni edizione esploriamo e conosciamo luoghi diversi
I gruppi – ci relazioniamo con gruppi e realtà differenti, non sempre è facile ma il confronto è sempre ricchezza.
Le serate – le serate del festival sono sempre magiche, i vari ingredienti si mescolano tra di loro e creano sinergie positive.
Il cibo – La collaborazione con il catering Madeleine catering etico e sostenibile, è una vera ricchezza, iniziare le serate del festival con del cibo buono e sano porta al buonumore!
L’entusiasmo, ebbene sì, siamo delle entusiaste! Scoprire nuovi partner, conoscere nuove realtà, vedere la partecipazione crescente, ci entusiasma e ci fa andare avanti.
I punti di debolezza
Il tempo da rubare alle altre mille cose.
Il budget per far quadrare il festival, a volte riusciamo ad avere dei finanziamenti a volte no e l’ansia di non farcela economicamente è sempre presente.